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DERIVAZIONI IDROELETTRICHE: PIZZUL E SCANDELLA (PD), “NUOVE NORME SONO UN FATTO POSITIVO, ORA LA REGIONE SOSTENGA I TERRITORI MONTANI”
“Per la montagna è sicuramente fatto positivo, che può andare finalmente a vantaggio dei diversi territori. Finora la Regione incassava 35 milioni per le grandi derivazioni e li teneva sostanzialmente per sé. Speriamo che le nuove risorse in arrivo dai canoni aggiuntivi possano davvero sostenere il rilancio del territorio montano, con lo sviluppo agricolo e turistico, la difesa del territorio e la rivalutazione patrimonio forestale. Sarà anche un banco di prova per la Regione, per capire se intende agire in modo centralistico o meno.”
Lo dichiarano per il Pd il capogruppo Fabio Pizzul e il consigliere regionale Jacopo Scandella in merito alle nuove norme statali che garantiranno il trasferimento della proprietà delle dighe dal demanio alle Regioni e comporteranno l’incasso dei canoni aggiuntivi sulle concessioni scadute e prorogate, in attesa delle gare per la loro riassegnazione.
Le grandi derivazioni idroelettriche riguardano le province di Bergamo, Brescia, Lecco, Milano, Sondrio e Varese.
Milano, 7 febbraio 2019

Incendi in montagna: bene la risoluzione, pensiamo alla cura del bosco nel suo complesso
La risoluzione sugli ‘Interventi atti a scongiurare l’emergenza degli incendi boschivi’, approvata stamattina all’unanimità dal consiglio regionale della Lombardia, è il “primo vero atto formale che la Commissione speciale Montagna porta in Aula, a cui spero ne seguano molti altri”, ha commentato al termine della discussione Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd e componente della Commissione.
Se questa risoluzione nasce, infatti, “dall’emergenza incendi che ha colpito nelle scorse settimane tutta la regione, in particolare le province di Como e di Varese, le tematiche da affrontare, per quanto riguarda la montagna, sono davvero tante e spaziano dai canoni idrici alle infrastrutture, fino alla qualità del lavoro e dei servizi nelle aree periferiche”, ha aggiunto Scandella.
Rispetto alla vicenda degli incendi, comunque, il consigliere Pd ha confermato di condividere “in toto i contenuti della risoluzione perché affronta un tema, quello della cura e dell’utilizzo del bosco, per il quale i fondi regionali a disposizione sono passati dai 16 milioni del 2007 agli 11 del 2011, fino ai 7 del 2014 e poi al solo milione e mezzo del 2019. Più volte inoltre, nella passata legislatura, ci siamo scontrati con l’ex assessore Fava per i ritardi con cui venivano erogati i fondi del Programma di sviluppo rurale e per la riduzione dei fondi ai consorzi forestali”. Una contrazione a cui bisogna assolutamente porre rimedio, ha detto Scandella: “Il bosco è utile se viene gestito per la filiera bosco-legna-energia, a fini idrogeologici, sociali e turistici. Negli anni invece abbiamo assistito a una proliferazione non in virtù di una strategia precisa, ma a causa dell’abbandono del territorio montano”.
A questo proposito, il consigliere Pd ha presentato un emendamento, approvato, con cui la Giunta regionale viene impegnata “a dedicare risorse non soltanto alla prevenzione, ma anche al ripristino dei danni causati da incendi boschivi”.
Scandella si è augurato, dunque, che “ora ci siano stanziamenti concreti. In questo anche lo Stato potrebbe fare molto: nella passata legislatura, il Parlamento aveva sancito il principio della remunerazione dei servizi ecosistemici, ovvero di dare risorse a chi si occupa di curare il bosco. Speriamo che si proceda in fretta su quella strada”.
Milano, 5 febbraio 2019

Tpl: il governo del cambiamento taglia 52 milioni di euro alla Lombardia
“Il Governo del cambiamento sta tagliando le risorse al trasporto pubblico in Lombardia per cinquantadue milioni di euro. I tagli sono per ora un congelamento di fondi legato al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica del Governo, ma le notizie di questi giorni non lasciano ben sperare per il loro scongelamento. Se i tagli non verranno scongiurati dalla Regione, con risorse proprie, si rischia concretamente che le agenzie territoriali debbano approvare piani di riduzione dei costi che fatalmente andrebbe a impattare su quantità e qualità del servizio. Questi possono essere gli effetti del Governo del cambiamento sulla vita reale dei cittadini.”
Così dichiarano i consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni, Jacopo Scandella, Gianni Girelli e Samuele Astuti a seguito della risposta all’interrogazione del Pd, questa mattina in Consiglio regionale durante il question-time, da parte dell’assessore Claudia Terzi. La titolare della delega regionale ai trasporti ha confermato che il governo, nella recente manovra finanziaria, ha inserito un fondo di “accantonamento e indisponibilità” di 2 miliardi di euro a garanzia del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, alimentato anche da 300 milioni del fondo nazionale dei trasporti che va a finanziare il trasporto pubblico delle regioni. La quota destinata alla Lombardia, oggi congelata, è di circa 52 milioni di euro.
Milano, 5 febbraio 2019

Caccia- Scandella (Pd): “Le forzature volute dalla Lega rischiano di peggiorare la vita dei cacciatori ”
Le forzature imposte dalla Lega alla legge regionale sulla caccia rischiano di peggiorare la vita dei cacciatori. Il consigliere regionale, Jacopo Scandella(Pd) commenta così la decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale sulla caccia. “La Lega ancora una volta ha fatto, per puri scopi elettorali, promesse impossibili da mantenere. E la prova della sua incapacità è il fatto che a bocciare la legge tanto voluta è stato un Governo amico. Spero che quanto accaduto faccia riflettere sulla necessità di affrontare il tema in maniera condivisa”.
Milano, 1 febbraio 2019

Montagna: ok alla risoluzione che previene gli incendi e valorizza i boschi
Tra l’1 e il 17 gennaio nelle province lombarde si sono sviluppati 49 incendi che hanno bruciato 1068 ettari di superficie boscata e, complessivamente, 1085 ettari di territorio regionale.
I dati più eclatanti, come ha raccontato la cronaca, sono quelli di Como e Varese: sul Lario 9 incendi hanno fatto andare in fumo oltre 670 ettari di superficie, in territorio insubre 6 incendi hanno distrutto 277 ettari.
Sono i numeri contenuti nella proposta di risoluzione sugli ‘Interventi atti a scongiurare l’emergenza degli incendi boschivi’ votata questo pomeriggio in Commissione speciale Montagna del consiglio regionale.
“Una serie di calamità verificatesi in poche settimane ci hanno indotti a intervenire con un atto che vuole essere una presa di posizione forte rispetto a questi fenomeni, assolutamente da combattere e prevenire – commentano Jacopo Scandella e Gian Antonio Girelli, consiglieri regionali del Pd e componenti della commissione –. La risoluzione si occupa di prevenzione, di valorizzazione del bosco, della filiera bosco energia, di educazione, ma anche di riforestazione delle aree danneggiate, di valorizzazione turistica e culturale, di conservazione dell’agricoltura di montagna, di comunicazione indirizzata ad agricoltori, proprietari e possessori di boschi”, spiegano.
Ma i consiglieri Pd hanno chiesto, con due emendamenti poi approvati, di tener conto anche di un altro aspetto: “Nonostante ci sia un vincolo di tempo per il ripristino delle aree distrutte dagli incendi, noi abbiamo chiesto un’attenzione particolare per questa fase – fanno sapere –. Perciò, l’emendamento prevede di finanziare attraverso eventuali economie del bando Psr interventi di recupero”. Inoltre, “abbiamo voluto un maggiore coinvolgimento della Commissione, nelle fasi di elaborazione del nuovo Piano regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2020-2022. Vogliamo essere sicuri che si recepiscano davvero i contenuti di questa risoluzione”.
Milano, 30 gennaio 2019

TRENI: “PER PORRE FINE ALL’EMERGENZA È NECESSARIA UN GARA PUBBLICA EUROPEA”
“Per porre fine all’emergenza è necessaria prima di tutto riconoscerla con onestà e gestirla come tale. La situazione attuale deriva da responsabilità politiche chiare, ossia dal ventennio di politiche miopi della Lega e delle destre. Serve nel breve periodo farsi aiutare da altre regioni e, dove si può, dall’Europa e in prospettiva avviare le condizioni per una gara pubblica europea per trovare partner internazionali privati che portino investimenti sul materiale rotabile”.
A proporlo, questa mattina, aprendo un convegno organizzato dal Pd sull’emergenza trasporti in Lombardia, che si è tenuto al belvedere di palazzo Pirelli, sono i consiglieri regionali Pietro Bussolati, Matteo Piloni e Jacopo Scandella che spiegano: “In Lombardia la domanda di trasporto ferroviario è in forte crescita, non solo nelle grandi città ma anche nei centri minori. Questo perché la regione, trainata soprattutto da Milano ma non solo, sta diventando sempre più attrattiva e di conseguenza la domanda di mobilità sarà sempre più alta. La domanda di trasporto ferroviario e di mobilità pubblica è in forte e continua crescita, dunque limitare il trasporto ferroviario solo ad alcune aree non è una buona soluzione. Per questo, oltre che indire una gara europea, è necessario che la Regione investa sulla rete, come non ha fatto negli ultimi anni, e non solo sulla mobilità su gomma che ha un impatto ambientale molto più alto. Questo per arrivare ad avere un servizio ferroviario efficiente e sicuro”.
Il Pd regionale lancia, infine, la campagna “Adotta una stazione”. Dall’11 febbraio prossimo si potranno inviare segnalazioni o foto di stazioni che richiedano interventi di riqualificazione urgente che saranno trasmessi ai gestori delle stazioni e alla Regione.

In Consiglio una seduta tematica dedicata ai giovani, lo ha chiesto il PD
Su richiesta del gruppo del Partito democratico oggi la conferenza dei capigruppo del consiglio regionale ha messo in calendario una seduta tematica dedicata ai giovani. “Vogliamo porre all’attenzione del Consiglio – sottolineano Fabio Pizzul e Jacopo Scandella, capogruppo e consigliere del Pd – i problemi dei giovani, sempre troppo trascurati dalle politiche nazionali, anche perché molto meno numerosi degli anziani e destinati, come indicano le previsioni demografiche, ad essere sempre di meno. Nel 2018 i nuovi nati sono stati meno degli ottantenni: o affrontiamo la questione generazionale – autonomia, lavoro, formazione, famiglie – o per il nostro paese non c’è futuro. Nella seduta affronteremo temi come la dispersione scolastica, l’orientamento, la necessità di valorizzare le eccellenze formative, la ricerca oltre che le difficoltà di accesso al mercato del lavoro, i servizi per le giovani famiglie, con l’obiettivo di riorientare le politiche regionali verso un’attenzione maggiore alle giovani generazioni”.
La conferenza dei capigruppo ha anche calendarizzato per febbraio una seduta di consiglio sui cambiamenti climatici chiesta dal Pd con un ordine del giorno allegato al bilancio il dicembre scorso.
Milano, 8 gennaio 2019

Musica, Scandella (Pd): ”La Regione accoglie la nostra proposta per un sostegno ai ragazzi che frequentano corsi di musica”

Bilancio regionale – Scandella (Pd): ”Stanziati 350 mila euro per il progetto della tranvia Bergamo-Villa D’Almè”
Approvato oggi in Consiglio regionale un emendamento al bilancio che destina 350 mila euro alla progettazione della linea tranviaria T2 Bergamo-Villa d’Almè. “Rispetto all’emendamento presentato da Niccolò Carretta (Lombardi civici europeisti)- spiega Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd- e sottoscritto anche da me, i fondi sono stati spostati al 2021; speriamo siano mantenuti per permettere la realizzazione di un’infrastruttura strategica per tutto il territorio bergamasco. L’auspicio è che l’iter della nuova linea tranviaria proceda a tappe serrate, con la collaborazione di tutti gli enti istituzionali coinvolti, in primis del Governo nazionale”.
Milano, 18 dicembre 2018
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Metà delle tasse sull’acqua restino alla montagna
Metà delle tasse sull’acqua restino alla montagna. A chiederlo, con un ordine del giorno collegato al bilancio di previsione, è il consigliere regionale Jacopo Scandella (Pd)che spiega: “La montagna, che occupa il 44 % del territorio regionale, ha bisogno di risorse per le infrastrutture, il lavoro e i servizi. Già nel novembre 2016 400 sindaci avevano sottoscritto un documento in cui si evidenziava l’urgenza di investimenti nei territori più lontani dal centro. A questo proposito la Regione può fare molto, ma non lo ha ancora fatto se non per la provincia di Sondrio: ogni anno a Palazzo Lombardia si incassano più di 60 milioni di euro derivanti dai canoni idrici – le tasse pagate per l’utilizzo dell’acqua, dalle grandi centrali idroelettriche fino alle piccole derivazioni – e di questi solo una minima parte finisce ai territori. Questo nonostante una risoluzione del luglio 2016 stabilisse di garantire maggiori risorse anche attraverso la diversa ripartizione dei canoni idroelettrici”.
“La risoluzione – continua Scandella – confermata anche da un successivo ordine del giorno, non ha mai avuto seguito. Ad oggi solo la provincia di Sondrio beneficia dei canoni prodotti sul suo territorio, mentre al resto della montagna restano solo briciole”.
“E il momento – conclude Scandella – di allargare questo beneficio e di investire almeno metà delle risorse derivate dai canoni idrici in un fondo dedicato allo sviluppo economico e sociale della montagna lombarda”.
Milano, 14 dicembre 2018